I solanum da fiore sono S. rantonettii, a fiori viola nella specie, bianchi nella varietà floricola, e S. bonariense, con corolle bianco-rosate seguite da piccoli frutti, prima verdi, poi gialli, rossi, infine bruni. Il più comune è S. rantonettii, sempreverde nel Sud Italia e spogliante nel Nord, alto fino a 2 m, dalla crescita medio-rapida, allevabile a cespuglio o ad alberello (anche in un grande vaso), con foglie lanceolate, verde intenso, e fiori semplici, da giugno a ottobre. S. bonariense è un arbusto sempreverde alto e largo fino a 2,5 m; ha foglie lanceolate a margine dentato, lunghe 15 cm e fiorisce tra maggio e settembre. È molto esuberante e ricco di polloni, prodotti anche a distanza dalla pianta madre: per limitarlo, si possono inserire in terra lastre metalliche che contengano le radici. Non ama la coltivazione in vaso.
Consigli di coltivazione
I solanum da fiore non sopportano le basse temperature: sotto i 5 °C la pianta va protetta con veli di non tessuto o ritirata in una stanza fresca (S. rantonettii che si può coltivare in vaso, diametro min 40 cm). Tollerano il caldo estivo e i venti salmastri, ma non quelli freddi invernali. Non hanno esigenze particolari per il substrato: basta solo che non sia acido o poco drenato. La posizione deve sempre essere il più possibile soleggiata, anche d’estate. Dalla primavera all’autunno bisogna curare l’irrigazione, abbondante ma distanziata nel tempo, e la concimazione, almeno ogni 15 giorni con un prodotto liquido per piante da fiore.
Da non dimenticare
Amano potature anche severe, da effettuare in pieno inverno: svolgono la benefica funzione di restituire forma e vigore alla pianta e favorire una ricca fioritura (che avviene all’apice dei rami in crescita).